Quarto giorno

       

    A 20 Km dalla costa garganica e con una popolazione di circa 300 abitanti (non tutti residenti nell’arco dell’anno), l’arcipelago delle Tremiti rappresenta il comune più piccolo della Puglia.

    Costituito da tre isole principali, S. Domino, S. Nicola e Capraia, è possibile raggiungerlo da Vieste con motonavi di linea, tranne che nella stagione invernale.

     Emerse e sommerse più volte nella loro storia geologica, un'antica leggenda vuole che queste isole siano enormi macigni scagliati in mare dal mitico eroe greco Diomede in segno di ira nei confronti di un destino crudele. Si racconta che le anime dei suoi fedeli compagni lanciassero grida disperate, avvertite con terrore dagli abitanti. Solo nella seconda metà del 1700 il mistero fu svelato. L’oscuro lamento è in realtà il verso di uccelli che popolano le grotte marine. Si tratta di popolazioni di berte minori e berte maggiori, le uniche lungo  la costa adriatica italiana. 

     Le Tremiti sono a tutti note per la purezza delle acque che mette in risalto gli splendidi fondali ricchi di alghe e una notevole varietà di specie ittiche.

     A tutela di tale patrimonio dal 1989 i “Sassi di Diomede” sono diventati riserva naturale marina.

 

Ore 9.30   Approdo nel porticciolo di San Domino, la più grande delle isole e, dopo una breve sosta, è consigliabile riprendere  il mare con una imbarcazione locale alla volta dei caratteristici  “Pagliai”, faraglioni appuntiti, l’apertura naturale dell’“Architiello” e le suggestive grotte marine.

L’isola di San Domino è caratterizzata da numerose scogliere ricche di piccole insenature sabbiose e da una folta presenza di pino d’Aleppo, oltre alle numerose specie vegetali che in primavera si rivestono di fioriture multicolori e che fanno dell’isola la perla verde dell’Adriatico.

 

Ore 12.30   Dopo una breve sosta nel Boschetto del Diamante per un ristoro veloce, si può visitare  l’isola di  San Nicola (centro monumentale, storico e amministrativo dell’arcipelago), risalendo per una stradina lungo il muraglione che porta al Castello Fortezza di Badia al cui interno si trova la Chiesa abbaziale di Santa Maria a Mare.

 
 

 

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